Sale a 24 il numero delle vittime nelle proteste di queste settimane in Venezuela. Tre uomini sono stati uccisi con colpi d’arma da fuoco questo lunedì durante una manifestazione a sostegno del governo.
Le proteste sono scoppiate all’inizio dell’anno in seguito alla decisione del presidente Nicolàs Maduro di rimanere in carica nonostante i risultati del referendum per le sue dimissioni tenutosi nel 2016. Già tre anni prima diverse manifestazioni avevano scosso il paese, quando decine di migliaia di persone avevano protestato contro il regime chavista e la crisi finanziaria. La situazione è precipitata nuovamente l’11 gennaio, dopo che Maduro ha sciolto l’Assemblea Nazionale, che lo aveva accusato di stare violando i diritti umani e l’ordine democratico dello Stato, e ne ha assunto il potere legislativo. L’arresto di numerosi leader dell’opposizione è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
I primi morti si sono avuti a febbraio, dopo che il governo ha assegnato alla Milizia Bolivariana, una divisione delle forze armate, il compito di contenere e reprimere le proteste, ufficialmente in nome della sicurezza nazionale. Nonostante l’inasprimento degli scontri e l’infiltrazione di gruppi paramilitari leali al governo, le proteste non accennano a placarsi.
Berliner 
Che tristezza che nessuno faccia nulla per fermare Maduro. Sono stata in Venezuela tanti anni fa. Un paese bellissimo. Ho i miei zii che vivono lì e piano piano stanno andando via, con dolore e rimpianto .
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