La Situazione – A L’Aia

Il 22 novembre il Tribunale Internazionale de L’Aia ha condannato l’ex generale serbo Radko Mladić all’ergastolo, riconoscendolo colpevole di dieci delle undici accuse mosse contro di lui, tra cui quella di genocidio.

Generale dell’esercito serbo durante la guerra nei Balcani, Mladić si è macchiato di decine di atrocità ed è responsabile di alcuni tra gli episodi più cruenti del conflitto, tra cui il tremendo assedio di Sarajevo, durato quattro anni e costato la vita a più di 6000 civili, e l’eccidio di Srebrenica, dove trovarono la morte circa 8000 uomini e bambini musulmani. Dopo la guerra si era dato alla fuga, riuscendo a sfuggire alle autorità nazionali e internazionali per quindici anni, fino alla sua cattura nel 2011.

La sentenza arriva a un anno di distanza da quella a 40 anni di carcere per Radovan Karadžić, generale serbo catturato nel 2008 e responsabile degli stessi crimini di Mladić. Per entrambi il Tribunale ha confermato l’accusa di genocidio e di crimini contro l’umanità.

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